Il secondo acconto delle imposte 2024 (solo imposte sul reddito, la misura non include contributi previdenziali e premi INAIL), originariamente in scadenza al 2 dicembre 2024, è stato prorogato al 16 gennaio 2025 per le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro.
Scopriamo insieme cos'è e come si calcola
Il periodo di budgeting è un momento cruciale per la gestione aziendale, poiché consente di pianificare le risorse e di definire gli obiettivi per il prossimo anno. Vediamo perché il budget è fondamentale, come strutturarlo efficacemente e come affrontare le diverse componenti di un processo di budgeting completo.
In un contesto economico sempre più competitivo, le piccole e medie imprese (PMI) italiane sono chiamate a evolversi per mantenere la loro competitività. La digitalizzazione dei processi aziendali, e in particolare di quelli amministrativi, rappresenta una leva strategica fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Ma cosa significa, concretamente, digitalizzare i processi amministrativi? E quali sono i reali benefici per le PMI?
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un accordo con il Fisco che permette di pagare le tasse per due anni in base a una stima dell'Agenzia delle Entrate. È vantaggioso se hai aperto la partita IVA nel 2022 o prima e prevedi un aumento dei redditi. Accessibile a lavoratori autonomi che applicano gli ISA, richiede l'assenza di debiti rilevanti, regolare dichiarazione dei redditi e assenza di condanne. La proposta va accettata entro il 31 ottobre 2024.
Il bilancio è, ancora oggi per molte aziende, il principale o l’unico documento di comunicazione dello stato di salute economica e finanziaria dell’azienda.
Ma cosa racconta realmente il bilancio agli stakeholder? Attraverso le direttrici di analisi e l’interpretazione di indici specifici, è possibile delineare un quadro chiaro e completo della performance aziendale.
Esiste un percorso per affrontare il reporting di sostenibilità?
Il tema della sostenibilità in ottica ESG, se da un lato rappresenta un obbligo normativo e di contesto sia commerciale che finanziario, dall’altro individua certamente la strada per una gestione virtuosa dell’azienda a tutto tondo. La messa in campo di azioni finalizzate a migliorare l’impatto sociale ed ambientale dell’azienda e l’istituzione di adeguati modelli e processi di governance rappresentano elementi trainanti sia per quanto concerne lo sviluppo strategico che per quanto riguarda il risk management aziendale.
Al riguardo si evidenzia che il reporting di sostenibilità non può essere sufficiente senza che sia presente un’adeguata analisi dell’as-is che permetta l’identificazione dei punti di sviluppo e dunque, infine, la rendicontazione dei risultati raggiunti. A differenza delle performance economico-finanziarie infatti che, certamente con le dovute distinzioni, hanno dei parametri di riferimento, per quanto riguarda il reporting di sostenibilità non esistono ancora o forse non esisteranno mai, dei parametri oggettivi di valutazione.
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